Rischio legionella campionamento e analisi
La Legionella è un batterio il cui habitat ideale è l’acqua. La prevenzione e il trattamento delle infestazioni di Legionella Pneumophila è fondamentale in quanto questo batterio può infettare l’uomo con conseguenze anche molto gravi per la salute.
L’analisi e la prevenzione della Legionella è uno degli ambiti di specializzazione del nostro laboratorio, eseguita secondo lo standard internazionale ISO 11731:2017.
L’analisi è eseguita su acqua, tamponi, incrostazioni e biofilm in acque di piscina, serbatoi, rubinetti, scarichi di impianti di condizionamento, ecc. Nelle acque, l’analisi è accreditata ACCREDIA e il risultato è qualitativo (batterio assente/presente) e quantitativo.
Rischio legionella campionamento e analisi
La Legionella è un batterio il cui habitat ideale è l’acqua. La prevenzione e il trattamento delle infestazioni di Legionella Pneumophila è fondamentale in quanto questo batterio può infettare l’uomo con conseguenze anche molto gravi per la salute.
L’analisi e la prevenzione della Legionella è uno degli ambiti di specializzazione del nostro laboratorio, eseguita secondo lo standard internazionale ISO 11731:2017.
L’analisi è eseguita su acqua, tamponi, incrostazioni e biofilm in acque di piscina, serbatoi, rubinetti, scarichi di impianti di condizionamento, ecc. Nelle acque, l’analisi è accreditata ACCREDIA e il risultato è qualitativo (batterio assente/presente) e quantitativo.
Quali misure di sicurezza vanno rispettate
nell'analisi della legionella?
La Legionella è un microrganismo appartenente al gruppo 2 di rischio come indicato nel Titolo X del dal DLgs n. 81 del 9 Aprile 2008 e s.m.i.. Considerando che la modalità di trasmissione dell’infezione è attraverso inalazione di aerosol si deve valutare attentamente qualsiasi fase della prova che lo generi.
I campioni in cui essa può essere presente, sono maneggiati da personale esperto operando con appropriati dispositivi di protezione individuale, prestando la massima attenzione a mantenere le condizioni di sterilità del campione eliminando qualsiasi possibilità di contaminazione con eventuali altri campioni o con l’ambiente.
Quali misure di sicurezza vanno rispettate
nell'analisi della legionella?
La Legionella è un microrganismo appartenente al gruppo 2 di rischio come indicato nel Titolo X del dal DLgs n. 81 del 9 Aprile 2008 e s.m.i.. Considerando che la modalità di trasmissione dell’infezione è attraverso inalazione di aerosol si deve valutare attentamente qualsiasi fase della prova che lo generi.
I campioni in cui essa può essere presente, sono maneggiati da personale esperto operando con appropriati dispositivi di protezione individuale, prestando la massima attenzione a mantenere le condizioni di sterilità del campione eliminando qualsiasi possibilità di contaminazione con eventuali altri campioni o con l’ambiente.
I campionamenti sono rappresentati principalmente da:
- Acqua del circuito dell’acqua calda sanitaria e di quello dell’acqua fredda sanitaria, soprattutto qualora, per quest’ultima tipologia d’impianto, la temperatura sia superiore a 20°C;
- Depositi (cosiddetti ‘fanghi’) o sedimenti da serbatoi e altri punti di raccolta dell’acqua;
- Incrostazioni da tubature e serbatoi;
- Biofilm e/o altro materiale attaccato alle superfici interne delle tubazioni, allo sbocco di rubinetti, nei filtri rompigetto, all’interno del diffusore delle docce, da raccogliere utilizzando dei tamponi;
- Acqua L’umidificazione degli impianti aeraulici;
- Acqua dell’impianto di raffreddamento a torri evaporative/condensatori evaporativi; • filtri da impianti di climatizzazione;
- Aria umidificata (ad es. quella che fuoriesce dalle torri evaporative/condensatori evaporativi;
- Vasche idromassaggio, fontane decorative;
- Acqua da sistemi per la respirazione assistita, aerosol;
- Acqua da sistemi per la respirazione assistita, aerosol; • acqua e altre matrici tipiche di stabilimenti termali.
Il campionamento dei punti di controllo riguarda l’acqua sanitaria sia calda che fredda.
È opportuno, in presenza di eventi epidemici, effettuare anche un campionamento dell’aria che viene espulsa dalle torri /condensatori evaporativi.
I campionamenti sono rappresentati principalmente da:
- Acqua del circuito dell’acqua calda sanitaria e di quello dell’acqua fredda sanitaria, soprattutto qualora, per quest’ultima tipologia d’impianto, la temperatura sia superiore a 20°C;
- Depositi (cosiddetti ‘fanghi’) o sedimenti da serbatoi e altri punti di raccolta dell’acqua;
- Incrostazioni da tubature e serbatoi;
- Biofilm e/o altro materiale attaccato alle superfici interne delle tubazioni, allo sbocco di rubinetti, nei filtri rompigetto, all’interno del diffusore delle docce, da raccogliere utilizzando dei tamponi;
- Acqua L’umidificazione degli impianti aeraulici;
- Acqua dell’impianto di raffreddamento a torri evaporative/condensatori evaporativi; • filtri da impianti di climatizzazione;
- Aria umidificata (ad es. quella che fuoriesce dalle torri evaporative/condensatori evaporativi;
- Vasche idromassaggio, fontane decorative;
- Acqua da sistemi per la respirazione assistita, aerosol;
- Acqua da sistemi per la respirazione assistita, aerosol; • acqua e altre matrici tipiche di stabilimenti termali.
Il campionamento dei punti di controllo riguarda l’acqua sanitaria sia calda che fredda.
È opportuno, in presenza di eventi epidemici, effettuare anche un campionamento dell’aria che viene espulsa dalle torri /condensatori evaporativi.
Il 7 Maggio 2015 in sede di conferenza Stato-Regioni viene approvato il documento delle Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi 79/CSR/2015 che intende riunire, aggiornare e integrare tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali e normative pubblicate in G.U. n.103 del 5 Maggio 2000 e in G.U. n.28 del 4 Febbraio 2005.
Le linee guida sono state aggiornate alla luce della nuove conoscenze scientifiche, con l’ausilio tecnico-scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità e di figure istituzionali esperte del settore. Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi (link di collegamento)
E’ previsto l’obbligo di procedere alla valutazione del rischio legato all’infezione da Legionella con conseguente obbligo di elaborare il relativo documento ai fini dell’autocontrollo per le seguenti tipologie di attività:
- strutture turistico recettive (alberghi, hotel, pensioni, campeggi, residence, agriturismi, bed&breakfast , soggiorni di vacanza, affittacamere, navi da crociera etc.)
- strutture termali
- strutture ad uso collettivo (impianti sportivi e ludici, palestre, centri commerciali, fiere, esposizioni, centri benessere, etc.)
- strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali
- riunito odontoiatrico.
Tale documento dovrà specificare:
- la nomina di un responsabile per la gestione del rischio che comprenda la valorizzazione della politica di prevenzione e l’applicazione delle misure di controllo;
- valutazione del rischio mediante un’attenta analisi delle condizioni di normale funzionamento dell’impianto idrosanitario al fine di individuarne i punti critici;
- ispezione della struttura (mappa della rete idrica);
- gestione dell’eventuale rischio rilevato derivante dall’impianto idrosanitario creando le misure correttive necessarie al ridurre al minimo il rischio evidenziato
Il 7 Maggio 2015 in sede di conferenza Stato-Regioni viene approvato il documento delle Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi 79/CSR/2015 che intende riunire, aggiornare e integrare tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali e normative pubblicate in G.U. n.103 del 5 Maggio 2000 e in G.U. n.28 del 4 Febbraio 2005.
Le linee guida sono state aggiornate alla luce della nuove conoscenze scientifiche, con l’ausilio tecnico-scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità e di figure istituzionali esperte del settore. Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi (link di collegamento)
E’ previsto l’obbligo di procedere alla valutazione del rischio legato all’infezione da Legionella con conseguente obbligo di elaborare il relativo documento ai fini dell’autocontrollo per le seguenti tipologie di attività:
- strutture turistico recettive (alberghi, hotel, pensioni, campeggi, residence, agriturismi, bed&breakfast , soggiorni di vacanza, affittacamere, navi da crociera etc.)
- strutture termali
- strutture ad uso collettivo (impianti sportivi e ludici, palestre, centri commerciali, fiere, esposizioni, centri benessere, etc.)
- strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali
- riunito odontoiatrico.
Tale documento dovrà specificare:
- la nomina di un responsabile per la gestione del rischio che comprenda la valorizzazione della politica di prevenzione e l’applicazione delle misure di controllo;
- valutazione del rischio mediante un’attenta analisi delle condizioni di normale funzionamento dell’impianto idrosanitario al fine di individuarne i punti critici;
- ispezione della struttura (mappa della rete idrica);
- gestione dell’eventuale rischio rilevato derivante dall’impianto idrosanitario creando le misure correttive necessarie al ridurre al minimo il rischio evidenziato