Valutazione rischi specifici salute e sicurezza sul lavoro

La normativa vigente in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pone a carico del datore di lavoro l’obbligo d’individuare, valutare e controllare i fattori ambientali di natura chimica, fisica e biologica che derivano dall’attività produttiva e che possono incidere negativamente sulla salute e il benessere dei lavoratori.

I nostri tecnici qualificati eseguono tutte le indagini necessarie alla valutazione strumentale dei rischi quali rumore, vibrazioni, microclima, CEM e ROA.

Il DVR documento di valutazione dei rischi, è il documento che racchiude rischi e misure di prevenzione per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro ed è obbligatorio per tutte le aziende con almeno un dipendente

Valutazione rischi specifici salute e sicurezza sul lavoro

La normativa vigente in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pone a carico del datore di lavoro l’obbligo d’individuare, valutare e controllare i fattori ambientali di natura chimica, fisica e biologica che derivano dall’attività produttiva e che possono incidere negativamente sulla salute e il benessere dei lavoratori.

I nostri tecnici qualificati eseguono tutte le indagini necessarie alla valutazione strumentale dei rischi quali rumore, vibrazioni, microclima, CEM e ROA.

Il DVR documento di valutazione dei rischi, è il documento che racchiude rischi e misure di prevenzione per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro ed è obbligatorio per tutte le aziende con almeno un dipendente

Rischio rumore

La categoria rumore viene definita come un suono che provoca una sensazione sgradevole, di origine sia naturale sia artificiale. Un’alta esposizione al rumore nei luoghi di lavoro può causare gravi danni e comporta le malattie professionali statisticamente più significative, ovvero ipoacusia e sordità.

Rischio vibrazioni

Il rischio vibrazioni si presenta quando un lavoratore utilizza strumenti o macchinari, come ad esempio martelli pneumatici, trapani, seghe circolari, tagliaerba, carrelli elevatori, trattori, ecc., che determino delle sollecitazioni negli apparati e negli organi interni.

Rischio rumore

La categoria rumore viene definita come un suono che provoca una sensazione sgradevole, di origine sia naturale sia artificiale. Un’alta esposizione al rumore nei luoghi di lavoro può causare gravi danni e comporta le malattie professionali statisticamente più significative, ovvero ipoacusia e sordità.

Rischio vibrazioni

Il rischio vibrazioni si presenta quando un lavoratore utilizza strumenti o macchinari, come ad esempio martelli pneumatici, trapani, seghe circolari, tagliaerba, carrelli elevatori, trattori, ecc., che determino delle sollecitazioni negli apparati e negli organi interni.

Rischio CEM

La valutazione dei rischi da CEM campi elettromagnetici permette di comprendere l’entità dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori derivanti dagli effetti nocivi di tali campi. Gli effetti possono essere diretti o indiretti, e le normative si pongono l’obiettivo di proteggere la persona da entrambi.

Rischio CEM

La valutazione dei rischi da CEM campi elettromagnetici permette di comprendere l’entità dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori derivanti dagli effetti nocivi di tali campi. Gli effetti possono essere diretti o indiretti, e le normative si pongono l’obiettivo di proteggere la persona da entrambi.

Rischio ROA

Il termine ROA indica le radiazioni ottiche artificiali, ossia quelle radiazioni elettromagnetiche, comprese nella fascia di lunghezza d’onda tra i 100 nm e 1 mm, prodotte da una fonte artificiale.

L’esposizione a ROA può avere effetti nocivi sugli occhi e sulla cute dei lavoratori, a seconda del tipo di attività svolta.  I settori coinvolti possono essere diversi: da quello medico a quello estetico, passando per la saldatura, le attività che hanno a che fare con fotoincisione, sterilizzazione, forni di fusione, riscaldatori radianti, essicazione di inchiostri e vernici e molte altre ancora. 

Il campo di applicazione del D.Lgs. 81/2008 prende in considerazione le radiazioni ottiche artificiali con lo spettro compreso tra le radiazioni ultraviolette (UVA, UVB e UVC) e le radiazioni infrarosse (IR).

Rischio biologico

Il rischio biologico in ambiente di lavoro si identifica con la determinazione del rischio di esposizione ad agenti biologici e con la conseguente strategia di prevenzione che richiede specifiche misure di protezione.

Nel D. Lgs 81/08 è definito agente biologico “qualsiasi microorganismo, anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni”.

Al fine di valutare l’esposizione dei lavoratori eseguiamo un monitoraggio microbiologico ambientale dei luoghi di lavoro che permette di conoscere le concentrazioni dei microrganismi presenti, escludere la presenza di eventuali patogeni e valutare l’efficacia delle misure adottate per il contenimento del rischio (D. Lgs. 81/08).

Rischio chimico e cangerogeno

I servizi offerti comprendono il monitoraggio degli ambienti di lavoro e analisi, finalizzate alla Valutazione del Rischio Chimico da sostanze pericolose, cancerogeni e mutageni, ai sensi della normativa vigente in materia di Sicurezza e Prevenzione (D.Lgs. 81/2008 – Testo Unico Sicurezza) e Ambiente (D.Lgs. 152/2006 – Testo Unico Ambientale).

Rischio chimico e cangerogeno

I servizi offerti comprendono il monitoraggio degli ambienti di lavoro e analisi, finalizzate alla Valutazione del Rischio Chimico da sostanze pericolose, cancerogeni e mutageni, ai sensi della normativa vigente in materia di Sicurezza e Prevenzione (D.Lgs. 81/2008 – Testo Unico Sicurezza) e Ambiente (D.Lgs. 152/2006 – Testo Unico Ambientale).

Rischio inquinanti aerodispersi in ambienti di lavoro

Il monitoraggio degli inquinanti aero dispersi prevede la misurazione degli agenti presenti nell’aria che si possono rivelare potenzialmente pericolosi per l’ambiente o per la salute dei lavoratori.

La valutazione degli inquinanti aero dispersi è obbligatoria in qualunque attività lavorativa che utilizza macchine, attrezzature ed impianti potenzialmente in grado di produrre polveri, fumi e nebbie che potrebbero, almeno in parte, disperdersi negli ambienti di lavoro, integrandosi con l’aria respirata dai lavoratori.

Rischio RADON

Il gas radon è un elemento chimico radioattivo, e rappresenta per l’uomo la più importante fonte di radiazioni ionizzanti di origine naturale. 

È presente nel sottosuolo e tende a concentrarsi particolarmente negli ambienti come sotterranei ed edifici seminterrati. Il D.Lgs. 241/2000 stabilisce l’obbligo di valutare il rischio di esposizione al radon nel momento in cui sono presenti lavoratori che permangono in ambienti sotterranei o semisotterranei (con almeno tre pareti confinanti con il terreno) per almeno 10 ore al mese.

Rischio inquinanti aerodispersi in ambienti di lavoro

Il monitoraggio degli inquinanti aero dispersi prevede la misurazione degli agenti presenti nell’aria che si possono rivelare potenzialmente pericolosi per l’ambiente o per la salute dei lavoratori.

La valutazione degli inquinanti aero dispersi è obbligatoria in qualunque attività lavorativa che utilizza macchine, attrezzature ed impianti potenzialmente in grado di produrre polveri, fumi e nebbie che potrebbero, almeno in parte, disperdersi negli ambienti di lavoro, integrandosi con l’aria respirata dai lavoratori.

Rischio RADON

Il gas radon è un elemento chimico radioattivo, e rappresenta per l’uomo la più importante fonte di radiazioni ionizzanti di origine naturale. 

È presente nel sottosuolo e tende a concentrarsi particolarmente negli ambienti come sotterranei ed edifici seminterrati. Il D.Lgs. 241/2000 stabilisce l’obbligo di valutare il rischio di esposizione al radon nel momento in cui sono presenti lavoratori che permangono in ambienti sotterranei o semisotterranei (con almeno tre pareti confinanti con il terreno) per almeno 10 ore al mese.